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Il potere dell’autodeterminazione

// Sarah Trevisiol //
Descrive la sua vita come “libro in molti capitoli”. Un suo motto di vita: “Let it flow”. Per le sue figlie si augura che rimangano sempre fedeli a sé stesse. Sogni e obiettivi per il futuro? Un giorno diventerò becchina.
© Unsplash / Natalie Hua
Dal 2008 Fouzia Kinyanjui vive con la sua famiglia a Lana. Oltre al suo lavoro nel settore turistico conduce seminari di antidiscriminazione. È membro attivo dell’associazione Human Rights Initiatives.

Sempre curiosa di imparare cose nuove, Fouzia si presenta come persona che impiega accuratezza nelle cose che fa. Apprezzo quelle iniziative che mi aprono la possibilità di partecipare ad esse con autodeterminazione. Terminato un progetto, apprezzo poter scambiare un riscontro sincero per poter valorizzare tutte le esperienze ed imparare anche dagli ostacoli incontrati.

Tra le risorse che Fouzia Kinyanjui ritiene importante riconoscere nella sua vita, conta il saper comunicare in varie lingue*. Fouzia Kinyanjui esprime rispetto per la diversità del sapere, rifiutando i canoni discriminatori del sapere istituzionalizzato. Oltre a me stessa, conosco tantissime altre persone che sono portatrici di saperi che non ricevono riconoscimento né rispetto nel contesto della società dominante patriarcale bianca.

Parlando di Empowerment, Fouzia Kinyajui delinea come il termine sia stato coniato dai movimenti di attivismo Nero per i diritti civili negli USA nella metà del secolo scorso. Di conseguenza è stato adottato anche da movimenti femministi e movimenti di persone diversamente abili.
Nel 1976 Barbara Bryant Solomon ha poi scritto il libro “Black Empowerment. Social Work in Oppressed Communities”. Empowerment descrive lotte individuali e collettive specifiche di liberazione da sistemi discriminatori, partendo dalle lotte di decolonizzazione e lotte antirazziste, ma spesso e volentieri il termine viene colonizzato da persone che non fanno neanche parte di specifici gruppi marginalizzati che lottano per i propri diritti.

Cosa intende per femminismo? Mira alla liberazione di tutte le donne e di tutte le persone – anche degli uomini – dalle strutture che opprimono lo sviluppo della piena potenzialità individuale. Secondo Fouzia Kinyanjui è ovvio che in ogni gruppo esistano processi di negoziazione di potere. La qualità del gruppo perciò dipende anche dalla qualità di tali processi di negoziazione. Saranno veramente e seriamente riconosciute, rispettate e valorizzate le prospettive di persone portatrici di specifiche esperienze di marginalizzazione? Chi è veramente inclusa e quale presenza è veramente valorizzata?

*Fouzia Kinyanjui conduce seminari nel settore dell’antidiscriminazione in lingua inglese e tedesca
Fouzia e il suo impegno per l’empowerment di persone discriminate © Fouzia Wamaitha Kinyanjui

Club per soli uomini

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// Bettina Conci //
La mancanza di donne è evidente al raduno dei commercianti Despar a Bolzano. © Tageszeitung Nr. 104/21


Un club di maschi nel settore alimentare, nonostante la percentuale delle donne dietro la cassa sia più alta di quella degli uomini.
Pollice in giù per questa carica concentrata di testosterone in occasione della riunione dei commercianti della Despar. L’azienda Aspiag Italia conta oltre 10.000 collaboratori, e sembra che non abbiano trovato un paio di donne per aumentare la quota femminile e rendere lo scatto meno… esclusivo? La signora a destra probabilmente ha deciso di rimanere anonima, visto l’esigua rappresentanza femminile e grazie agli occhiali da sole e la mascherina obbligatoria ci riesce benissimo. Peccato! È un’occasione persa per il datore di lavoro più grande dell’Alto Adige di fare una bella figura.