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Rubrica - L’Antipatica

// unadonna //
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“Ma quanto è antipatica la von der Leyen!” “Perché?"“Ma dai, con quell’aria da prima della classe! Sa tutto lei, sa! Sempre impeccabile, rigida, tutta pettinata, precisina…” “In che senso?” “Nel senso che deve costantemente atteggiarsi a donna di potere, ma guardala! Sempre a dire cosa devono fare gli Stati, che leggi vanno o non vanno bene, come far quadrare i conti…” “Beh, è la presidente della Commissione Europea, è quello che deve fare!” “Sarà, ma secondo me le donne che arrivano ad avere potere mettono su una spocchia… Ma non vedi lei com’è presuntuosa? E poi come si è lamentata quando non le hanno dato una sedia, via… chi si crede di essere?” “La presidente della Commissione Europea, appunto…” “Va bene, va bene! Ma non c’è bisogno di darsi tutte quelle arie facendo le conferenze stampa con mille microfoni!” “Ma i media sono interessati a quello che dice… “ “No, guarda, è proprio arrogante. Mica come Kompatscher, per dire!” “Kompatscher?”, “Sì, guarda lui! È sempre preparato, informato…” “Come von der Leyen!” “Sì, ma lui mica guarda i giornalisti con superiorità: li affronta con sicurezza e garbo!” “Eh, come von der Leyen!” “No no, quella non è sicurezza, quella è presunzione, te lo dico io! E poi lui ha un sacco di competenze, ha ricoperto tante cariche prima… ha una storia politica!” “Come von der Leyen…” “Sì sì, chissà poi chi gliele ha procurate, tutte quelle cariche che ha avuto… E poi, quando snocciola tutti i dati e i numeri è proprio una maestrina, guarda” “Ma i numeri li dà anche Kompatscher!“ “Perché li sa: è preparato! Lei invece li dice per far vedere quanto è brava: si capisce subito, dai. E poi, scusa, ma sai quanti figli ha von der Leyen? Sette! Sette figli e se ne va in giro a pensare alla politica e alle conferenze stampa!” “Anche Kompatscher ha sette figli!” “Ma a quelli penserà la mamma!”.

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Rubrica - La riunione delle 8

// unadonna //
“Ciccio, ma non ti sembra strano che in questi CdA siano quasi tutti uomini?”, gli chiedo sfogliando le pagine dell’economia del mio quotidiano. “Ah no! Non cominciare con la solita solfa! Si vede che sono competenti!” “E ti sembra credibile che le competenze, soprattutto dove si tengono i cordoni della borsa, ce le abbiano quasi solo gli uomini?” “Eh, si vede che scelgono le facoltà più adatte!” “Ma se i laureati e le laureate in economia sono quasi in pari!”* “Evidentemente, gli uomini si danno da fare di più per inserirsi nei posti giusti!” “Tipo?” “Tipo che si propongono, si candidano, si fanno avanti! Magari cercano contatti” “Contatti?” “Sì, sai, si fermano dopo il lavoro col capo, o con l’assessore, vanno agli incontri, alle cene…” “… e al calcetto!” “Sì anche al calcetto, perché?” “No, mi è venuto in mente quella citazione di qualche anno fa, ricordi? ‘Per trovare lavoro serve più una partita di calcetto che un buon curriculum’. Sai chi l’ha detto?” “Il gestore di una palestra?” “No!” “Un amministratore delegato appassionato di pallone?” “No!” “e allora chi?” “L’allora Ministro del Lavoro. Capisci? No, dico: capisci?” “Cosa?” “È da questi incontri che nascono relazioni che sviluppano rapporti di potere fra le persone che poi ci ritroviamo nei CdA, negli esecutivi, nei centri decisionali…” “Esagerata! Guarda che anche voi donne potete incontrarvi e creare la vostra rete di potere” “Davvero?” “Sì. Non ti fermi a bere un caffè con le altre mamme, dopo aver portato il bambino all’asilo?” “Intendi, mentre tu sei già in ufficio da mezz’ora?” “Eh, lo sai che il mio capo ci tiene alle riunioni alle 8…”

*Dati MIUR: dati.ustat.miur.it/dataset/laureati