Club per soli uomini ...e per Amanda LEar

“Non volevo offendere”

Alla puntata del 13 marzo di “Domenica In”, Amanda Lear lasciò perplessa non solo la conduttrice Mara Venier con la sua battuta fuori luogo sulla ragazza che avrebbe dovuto interpretare il suo personaggio in un film: “Ho detto non mi piace, sembra una mignottona ucraniana.”
Amanda Lear nel 1978 nel programma TV olandese Disco Show in versione „bond girl“. © Di Verhoeff, Bert / Anefo - Nationaal Archief 929-5962
Immediatamente la Venier chiese scusa “a tutte le donne ucraine che portiamo nel cuore” per lo scivolone più che infelice della sua invitata. Anche Lear, artista, musa e icona gay si scusò successivamente su Instagram, ma il post sparì poco dopo. “Uomo? Donna? Io sono ciò che mi si crede!” è sempre stata la risposta di Lear al gossip sul suo presunto cambio di sesso. Di certo non è né lady, né gentiluomo. E se già prima a qualcuno/a sembrava inadatta come portavoce della comunità LGBTQAI+, con questa uscita nel 2022 si è auto-squalificata definitivamente. Non (solo) perché discriminatoria nei confronti di noi donne, ma perché xenofoba e piena di pregiudizi. E forse non appartiene al club per soli maschi, ma una così non la vogliamo nemmeno nel club delle donne.

Club per soli uomini ...e per Amanda LEar

Amicizie impeccabili

// Bettina Conci //
Vladimir Putin e Gerhard Schröder coltivano la loro bromance dai tempi in cui Gazprom-Gerd, come lo chiama il quotidiano “Bild” adesso, era ancora cancelliere tedesco. E il lobbista è in ottima compagnia: il dittatore omicida russo (cit. Joe Biden) si circonda esclusivamente di vecchi uomini bianchi con una certa predisposizione al servilismo.
E torna sui social la problematica ipotesi di una donna al posto del despota russo e la domanda se non sia migliore – diplomatica, meno violenta, con meno ambizioni di potere. Noi ci limitiamo a constatare che nella maggioranza dei casi le alleanze del tipo Putin-Schröder o gli uffici del gabinetto nei tempi di guerra sono costituiti da soli uomini. I conflitti armati sembrano essere una faccenda del tutto maschile. Ma guardando oltre, dobbiamo precisare per l’ennesima volta che la conclusione non è che le donne sono meno assetate di potere o meno bellicose, sono semplicemente meno rappresentate a quei livelli.