Role Models | Questionario di ëres

Monica Borsatto

// Maria Pichler//
Di mestiere la 49enne fa l'ingegnere progettista per aree sciistiche, di recente ha assunto la direzione del Soccorso Alpino Cnsas di Bressanone – è la prima donna in Alto Adige a ricoprire questo ruolo nel volontariato di soccorso alpino.
Quali sono state le tappe importanti nella tua carriera?
Per la mia carriera lavorativa in primis sono state essenziali alcune tappe: il percorso universitario all’Ateneo di Trento e Grenoble, la laurea in ingegneria, poi la decisione di intraprendere la libera professione come ingegnere e l’approfondimento della mia professione nell’ambito funiviario e l’incarico di direttore di esercizio d’impianti a fune per l’area sciistica Portavescovo di Arabba (BL). Poi è arrivata la possibilità di sviluppare un gran numero di progetti e pianificazioni nell’ambito dello sviluppo di aree sciistiche (piste, impianti a fune, impianti di innevamento, bacini per l’innevamento artificiale) tra i quali anche lo sviluppo dei tracciati di pista per i recenti Campionati Mondiali di Sci Alpino a Cortina d’Ampezzo.
Hai subito trattamenti discriminatori perché sei donna?
Non ho subito trattamenti discriminatori nel mio ambito lavorativo, di sicuro inizialmente c’è stata un po’ di diffidenza e sempre grande curiosità, poiché si tratta di un mondo lavorativo in prevalenza maschile. Credo che in ambito tecnico ciò che conta sia quello che sai fare, perciò si tratta di valori abbastanza oggettivi che, rispetto ad altri ambiti, sono meno contestabili.
Cosa ti tiene impegnata in questo momento?
Nel mio lavoro sto lavorando su alcuni progetti molto interessanti e strategici. Dopo tanti anni di esperienza è sempre più importante avere dei progetti avvincenti e che ti mettono costantemente in discussione. Del resto ho tantissime passioni che mi tengono impegnata, oltre alla mia famiglia, i miei amici, il Soccorso Alpino, la montagna e tante altre cose.
Qual è, a tuo avviso, la più grande differenza tra uomini e donne?
In questo momento le maggiori differenze di genere sono stabilite da un contesto culturale che si è strutturato in secoli di storia. Sicuramente ci sono delle differenze naturali e attitudinali di approccio alla vita, ma ritengo che la grossa differenza in ogni ambito la determinino le persone più che la loro appartenenza ad un genere.
Qual è il più bel complimento che ti è mai stato fatto?
“Riesci sempre a trovare una soluzione”
C’è una donna che ammiri?
Ce ne sono moltissime e molto diverse ed in ogni ambito… ecco! Se devo fare un nome per la scienza: senza dubbio Marie Curie.
Cosa significa per te femminismo?
Sostenere che il genere femminile debba avere non solo gli stessi diritti del genere maschile ma soprattutto le stesse possibilità di esprimere le proprie capacità ed esercitare la propria libertà individuale.
Quale messaggio ti piacerebbe dare alle donne alpiniste?
Andate in montagna! Senza seguire troppo le mode o certi obiettivi prestazionali, andateci con spirito di avventura, con curiosità, mettetevi alla prova secondo il vostro istinto e le vostre attitudini, perché ciò sarà sempre divertente e appagante.

Editorial

Partenza - Aufbruch

„Ich glaube, die Welt wäre schöner, wenn unsere Augen Seelen sehen würden, statt nur die äußere Hülle.“

Dieses Zitat aus unserer ëres-Sommerausgabe möchte ich Ihnen für die nächsten Wochen und Monate besonders ans Herz legen. Denn wie oft tappen wir trotz besserer Absichten in die Falle, urteilen über andere (und ja, auch ver-urteilen), ohne wirklich hinter die Kulissen zu blicken? Gerade in der heißen Zeit des Jahres, wenn viele Frauen mehr als sonst mit ihrem Körper und ihrem Selbstwertgefühl kämpfen…

Diese ëres macht Mut für einen Aufbruch: in den wohlverdienten Sommerurlaub und zu neuen Abenteuern, aber auch in eine Welt ohne Vorurteile, Klischees, Rollenbilder und Stereotype. Wir berichten über ältere und junge Frauen, die stellvertretend für uns alle aufbrechen – in Afghanistan, in Europa, in Südtirol. Und wir hoffen, dass Sie sich nach dem Sommerurlaub von dieser Aufbruchsstimmung etwas mit in Ihren Alltag nehmen können.

Wir wünschen Ihnen eine gute Lektüre,
Maria Pichler, Chefredakteurin