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Maternità surrogata reato universale: ok del senato

// Lorena Palanga //
Maternità © Kpaukshtite - pexels
La norma, che ha ottenuto in ottobre il via libera definitivo a Palazzo Madama, vieta agli italiani di praticare la maternità surrogata non più solo nel nostro Paese, dove è già illegale da vent’anni, ma anche all'estero nei Paesi dove invece la pratica è possibile. A votare a favore del ddl n. 824 sulla gestazione per altri, già votato dalla Camera, le forze della maggioranza. Contrarie le opposizioni. La maternità surrogata prevede che una donna porti avanti la gestazione per conto di altre persone. Una pratica che in alcuni Paesi del mondo è molto utilizzata. Tra questi spiccano gli Stati Uniti che sono diventati un punto di riferimento in questo ambito con migliaia di bambini nati negli ultimi anni da una mamma surrogata. In Canada questo tipo di maternità è legale, ma con alcune restrizioni con il divieto di pagare la madre surrogata. Tra i primi Paesi a regolamentare la pratica vi è la Georgia dove è consentita fin dal 1992 ma solo per coppie eterosessuali sposate. In Europa la maternità surrogata è una pratica legale in molti Paesi, tra cui Danimarca, Belgio, Ungheria, Regno Unito, Bulgaria e Paesi Bassi. Vietata invece come in Italia anche in Francia e Germania.

Editorial

Visionär - visionarie

Was wäre die Welt ohne die Menschen, die an das glauben, was den meisten von uns unmöglich, unmachbar, unschaffbar scheint? Ohne Menschen, die brennen für ihre Ideen, für die Zukunft, für eine Vision? Menschen, die zielgerichtet, leidenschaftlich, vertrauensvoll und ja, durchaus auch hartnäckig und dominant, an bahnbrechenden und wegweisenden Entwicklungen arbeiten? In dieser ëres-Ausgabe zeigen wir solche Menschen, die – auch wenn ihre Fähigkeiten verkannt, ihre Karrieren gebremst und ihre Errungenschaften geklaut worden sind – nicht vergessen, ausgeklammert oder ignoriert, sondern gefeiert werden müssen: Frauen* in der Wissenschaft, Wirtschaft und Politik, Vorreiterinnen, Wegbereiterinnen, Motivatorinnen und Mentorinnen, die es – die jüngste Debatte im Regionalrat hat es einmal mehr klar aufgezeigt – nach wie vor dringend braucht, damit unsere Vision einer geschlechtergerechteren Welt nicht in die Kategorie „unerfüllbare Wünsche an das Christkind“ fällt.

Wir wünschen Ihnen eine gute Lektüre!
Maria Pichler, Chefredakteurin