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IRAQ: vietato l‘uso della parola “omosessuale” e “genere” nei media
// Verena De Monte //
Passo indietro in Iraq sul riconoscimento dei diritti degli/delle omosessuali © pixabay
Lo scorso agosto l’autorità della regolamentazione dei media in Iraq ha ordinato alla stampa e ai social media di non usare il termine “omosessualità”. Al suo posto va invece usata la “dicitura corretta”, ovvero “devianza sessuale”. È stato vietato anche l’uso della parola “genere”. Un portavoce del governo ha affermato che la sanzione per la violazione della nuova norma deve essere ancora stabilita. In Iraq le relazioni tra persone dello stesso sesso non costituiscono un crimine, ma nonostante ciò ci sono casi di persone LGBT perseguite penalmente. Negli ultimi mesi si registra un aumento dell’intolleranza e i principali partiti iracheni hanno attaccato i diritti delle persone omosessuali. Durante le proteste di fazioni musulmane sciite sono state bruciate delle bandiere arcobaleno, anche in risposta ai roghi del Corano in Svezia e Danimarca.