Around the World

Italien: Mehr Rechte für Regenbogenfamilien

// Hannah Lechner //
© Kaboompics.com
In italienischen Geburtsurkunden dürfen endlich offiziell zwei Mütter eingetragen werden. Davor wurde nur die Person, die das Kind geboren hatte, automatisch als Mutter anerkannt – die andere Mutter war, ähnlich wie in Deutschland, dazu gezwungen, das Kind in einem langwierigen Prozess zu adoptieren oder auf das Sorgerecht (und damit auf die Rechte als Elternteil) zu verzichten. Einige Gemeinden nutzten gesetzliche Grauzonen, um die zweite Mutter ebenfalls sofort einzutragen, 2023 versuchte die italienische Regierung allerdings, diese Praxis zu stoppen und damit die Eintragung beider Elternteile zu verhindern. Dieses Verbot hat das italienische Verfassungsgericht im vergangenen Mai für verfassungswidrig erklärt und stärkt damit die rechtliche Sicherheit und Gleichberechtigung von Regenbogenfamilien mit Kindern in Italien.

Around the World

Nasce la prima Scuola nazionale per operatrici antiviolenza: un progetto necessario

// Linda Albanese //
© Fondazione Una Nessuna Centomila
È stata inaugurata a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, la prima Scuola nazionale permanente per operatrici dei Centri antiviolenza. Un progetto inedito in Italia, promosso dalla Fondazione Una Nessuna Centomila con il sostegno della Fondazione Veralab. L’obiettivo è garantire una formazione continuativa e multidisciplinare alle operatrici che ogni giorno affrontano la violenza maschile contro le donne. Il percorso, articolato in moduli teorici e laboratori, copre temi come accoglienza, violenza economica, tratta, aspetti legali e psicologici, con docenti esperte e figure del mondo accademico, legale e sociale. La prima edizione partirà il 10 ottobre 2025 e si rivolge in via prioritaria a chi lavora nei centri antiviolenza, con corsi gratuiti e borse di studio. Coordinano l’iniziativa attiviste ed esperte come Giulia Minoli, Lella Palladino e Celeste Costantino, con il sostegno simbolico della presidente onoraria Fiorella Mannoia. Questa scuola rappresenta un passo decisivo nel riconoscimento del lavoro antiviolenza come professione qualificata e centrale nella difesa dei diritti delle donne. Un investimento nella formazione, nella competenza e soprattutto nell’autonomia femminile.