Herstory

Amalia Fleischer prima donna iscritta all'Albo degli Avvocati di Bolzano

// Alessandra Spada | Frauenarchiv //
Amalia Fleischer nel corso della sua esistenza si è trovata di fronte a molti ostacoli che ha affrontato con forza e tenacia e ha subito una doppia discriminazione: la prima in quanto donna avvocata e la seconda in quanto ebrea, come dimostra la sua biografia.
Amalia Maria Fleischer nacque il 7 agosto del 1885 a Vienna da genitori entrambi ebrei: Berthold, ebreo austriaco e Anna Michalup, ebrea di Fiume. Amalia si trasferì a Merano, seguendo il padre, quando il Sudtirolo si trovava ancora sotto l'impero asburgico. In Sudtirolo Amalia trascorse gli anni della Prima guerra mondiale e il 27 marzo 1917 si fece battezzare secondo il rito cattolico nella parrocchia di Maia Bassa a Merano. In quegli anni stava compiendo gli studi universitari a Innsbruck dove si laureò in filosofia. Forse i suoi interessi erano già rivolti al "diritto", ma in Austria la facoltà di giurisprudenza era ancora preclusa alle donne che poterono accedervi solo nel 1919. Amalia decise allora di iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza a Innsbruck e si trasferì poi all'università “La Sapienza” di Roma, dove terminò gli studi e si laureò il 14 dicembre 1923. Negli anni degli studi romani Amalia chiese e ottenne il 1 giugno 1923 la cittadinanza italiana.

Nel marzo 1925, tornata in Alto Adige, iniziò l'attività di praticante procuratore, ma il suo percorso fu irto di ostacoli a partire dalla richiesta di iscrizione all'albo come “praticante avvocato”. La richiesta venne infatti accolta con stupore dai componenti dell’Ordine degli avvocati bolzanino, i quali, non sapendo come comportarsi davanti alla richiesta di iscrizione di una donna, sospesero la decisione e scrissero al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma e a quello di Trieste chiedendo espressamente se “una dottoressa laureata in giurisprudenza possa essere ammessa alla pratica avvocatile e anche iscritta in albo di avvocati e procuratori”. Entrambi gli ordini risposero affermativamente facendo riferimento alla legge Sacchi del 1919 che aveva abolito l'autorizzazione maritale e concesso alle donne l'accesso alle professioni, fra cui l'avvocatura. Dopo alcuni anni di praticantato presso vari studi legali di Bolzano, Merano e Roma, il 22 dicembre 1928 Amalia Fleischer venne iscritta all'albo dei procuratori. Dovette poi attendere oltre sei anni per vedersi riconosciuto il diritto di iscrizione all'albo degli avvocati, avvenuto il 5 luglio 1935, dopo un complesso iter burocratico e con una domanda precedentemente respinta senza chiara motivazione. Amalia Fleischer divenne così la prima avvocata in Sudtirolo.

Va notato che, dopo la sua iscrizione all'albo degli avvocati, nel fascicolo di Amalia Fleischer, conservato presso l'Ordine degli avvocati di Bolzano, non c'è alcun documento che dimostri l'esercizio da parte sua della professione di avvocata. Alla fine del 1935 Amalia era a Roma e nel 1937 insegnava lingue a Littoria (attuale Latina) e poi a Gaeta. Possiamo ipotizzare che per un'avvocata non fosse facile trovare clienti e che allora Amalia avesse deciso di fare l'insegnante di lingue, considerato che oltre al tedesco e all'italiano, parlava anche l'inglese e il francese. In occasione di un convegno a Roma, incontrò la dottoressa Giovanna Canuti, preside dell’istituto magistrale Santa Chiara di Faenza. Su suo invito nel 1938 si trasferì a Faenza dove andò a vivere nel monastero di Santa Chiara continuando a insegnare lingue, ma in forma molto riservata, poiché le leggi razziali del 1938 avevano escluso tutti i cosiddetti “appartenenti alla razza ebraica” dall’insegnamento.

Vittima della macchina burocratica della persecuzione degli ebrei messa in atto dal regime fascista, il 10 febbraio 1939 Amalia Fleischer presentò denuncia di appartenenza alla razza ebraica al Comune di Faenza e il 15 novembre 1939 il Direttorio del Sindacato degli Avvocati e Procuratori di Bolzano deliberò la sua cancellazione dall'albo degli Avvocati e dei Procuratori del Foro di Bolzano. Il 4 dicembre 1943 Amalia Fleischer venne arrestata in quanto ebrea, detenuta prima a Ravenna, poi condotta a Milano e infine deportata a Auschwitz il 6 febbraio del 1944 dove si perdono le sue tracce.

Il 10 ottobre 2025 Bolzano ha voluto renderle omaggio con un evento pubblico che si è concluso con l'atto di reiscrizione simbolica riparatoria all'Ordine degli Avvocati di Bolzano su proposta dell'avvocata Silvia Basile.

Alessandra Spada, è presidente del Frauenarchiv/Archivio storico delle donne di Bolzano. Ha insegnato per oltre 40 anni italiano L2 nelle scuole di lingua tedesca del Sudtirolo, attualmente in pensione. È autrice di saggi e testi sulla storia dell'Alto Adige con particolare focus sulla storia delle donne.

ëres ladines

La pluralità porta richëza

// Sofia Stuflesser //
Pra l Equal Pay Day chëst ann a Urtijëi.

Can y co sëis’a ruveda tla cumiscion provinziela per la valivanza dl’ëiles?


Bele da jëuna abadovi coche mi oma ti damandova for a mi pere, canche la se tratova de scioldi. Ie ne ulove chësc nia. Ie ulove vester ndependënta. Canche la mëisa dl’ëiles de Gherdëina me ova damandà sce ue fé pea, se à mi sensibltà per chësta tematica descedà mo de plu.
La mëisa dl’ëiles à fat tl 2013 la pruposta de Edith Ploner coche reprejentanta ladina tla cumiscion provinziela per la valivanza dl’ëiles, che vën metuda adum for per cin‘ ani y che taca adum cun la veles provinzieles. Ie fove si sostituta. Dal 2018 inant sons pona ie unida numineda mëmbra efetiva.
Tla cumiscion ei mparà a cunëscer ëiles cun na gran cumpetënza te ciamps d’uni sort.


Ce fins ve ëis’a tëut dant tla cumiscion provinziela?
Ie me é tëut dant de purté inant te Gherdëina ativiteies de sensibilisazion n cont di dërc dl‘ëiles. On scumencià cun l Equal Pay Day, ulache son uni ann na blòta grupa. L nes ie nce unì dat vijibltà ti media. Da canche é scumencià ei mefun udù che i argumënc ie for chëi. Dut se muev scialdi plan. N generel iel bën plu cuscienza per chësta tematica, ma danter l rujené y i fac iel mo truep da fé. Te chisc ultimi ani fovi tla grupa de lëur dl’ëiles tla politica. L ie unì fat na nrescida n cont dl’ëiles y la politica. Sëuraprò iel unì metù a jì n seminar, gran pert online, per ëiles tla politica. L majer proiet ti ultimi ani ie stat l plan d’azion per la valivanza. Chësta ie na bona fundamënta de chël che l ie de bujën per la valivanza di dërc.

Ciun dërc dl’ëiles te sta pa a cuer?
L’ëiles ne dassëssa avëi degun svantajes sce les giapa mutans o mutons. Les tuchëssa da giapé paià sciche l toca y avëi l mesun de fé cariera. Peresc dassëssa sëurantò de plu respunsabltà, cialé de plu dla mutans y di mutons, y fé de plu ativiteies nia paiedes coche lëures de cësa y de cura. L’ëiles messëssa nce avëi tëmp per sé nstësses, nce sce les va a lauré. Pra i ëi vëniel azetà sce i ne se cruzia nia dla mutans y di mutons, pra l’ëiles al incontra no. Chësc dassëssa se mudé.
L vën bën fat de pitli vares a livel normatif. Dant fovel p. ej. mé un n di de paternità, śën iel n mëns. Danz che la pusciblteies te ncëries publiches ie majeres che tl privat. Nce tl publich ne vëniel mo nia drë nuzà.
N generel me mbincëssi che l sibe plu ëiles te ncëries politiches che se bat per chisc argumënc, nia mé ëiles, ma nce ëi. La pluralità porta richëza, te dut y dlonch, nce tl mond dla dlieja.

Hannelore Insam ie la reprejentanta ladina tla cumiscion provinziela per la valivanza dl’ëiles.