L'iniziativa #MeToo, di cui non si hanno avuto grandi notizie durante la pandemia, torna a farsi sentire a squarciagola. Adesso è il turno dei membri del parlamento europeo: a loro è stato chiesto di seguire un corso obbligatorio sul sessismo e le molestie sessuali sul posto di lavoro. Inizialmente alcuni partiti conservatori hanno cercato di evitarlo, cercando di far leva sull'idea che i/le parlamentari non possono essere costretti/e a seguire delle formazioni obbligatorie. Ogni sforzo è stato inutile, perché a fine 2021 è stato deciso a grande maggioranza che nessuno può evadere da questo compito. Certo non si può ancora cantar vittoria, perché “tra il dire e il fare ci passa il mare”, in ogni caso viene lanciato un messaggio chiaro di tolleranza zero verso ogni forma di violenza di genere.