Around the World

In Gran Bretagna si sperimenta la settimana lavorativa di quattro giorni

// Sarah Trevisiol //
Lavorare 4 giorni a settimana – l’esperimento inglese © shutterstock.com


Nel Regno Unito a giugno è partito il più grande progetto pilota al mondo per l’implementazione della settimana lavorativa retribuita di 4 giorni. Vi partecipano oltre 3.300 dipendenti di settanta aziende in tutto il Paese. Lo scopo è quello di dare ai dipendenti il cento per cento dello stipendio, ridurne l’orario di lavoro all'ottanta per cento, sperando che possano continuare a lavorare al cento per cento. Un team di scienziate/i accompagna il progetto per sei mesi, studiando come la riduzione dell’orario di lavoro influisca sulla produttività, sul benessere, sull’ambiente e sull’uguaglianza fra generi. L’esperimento è in pieno corso, nonostante non vi siano ancora esiti chiari, c’è già chi spera che il progetto porti ad un ripensamento radicale della gestione del tempo delle persone. La femminista Frigga Haug suggerisce che bisognerebbe dedicare il medesimo valore e tempo al lavoro salariato, a quello riproduttivo, politico e a quello del proprio sviluppo culturale.

Around the World

Norwegen: Retuschierte Bilder müssen gekennzeichnet werden

// Ingrid Kapeller //
Ist das Aussehen einer Person auf einem Bild manipuliert, muss es gekennzeichnet werden. © istock.com


Um unrealistischen und diskriminierenden Schönheitsidealen den Kampf anzusagen, müssen retuschierte und bearbeitete Bilder in Norwegen seit Juli als solche gekennzeichnet werden. Wurde Haut, Körpergröße oder Gesichts- oder Körperform verändert, muss das mit einem kreisrunden Hinweis angegeben werden. Ziel des Gesetzes ist es, einem ungesunden Körper- und „Schönheits“-druck in der Gesellschaft entgegenzuwirken. Denn die Bilderflut an idealisierten Normschönheiten in Sozialen Medien und in Werbungen beeinflusst die Körperwahrnehmung maßgeblich und führt deshalb oft auch zu Problemen. Die Maßnahme gilt daher nicht nur für Werbeschaffende, sondern auch für Influencer*innen. Familienministerin Kjersti Toppe sagt über das Gesetz: „Endlich bekommen wir eine kraftvolle Maßnahme gegen ungesunden Körperdruck, dem gerade Kinder und Jugendliche ausgesetzt sind“. Ähnliche Regelungen gibt es in Frankreich seit 2017, in Israel sogar schon seit 2013.