Anlaufstellen

Wo Familien Hilfe finden…

Finanzielle Hilfen
Familien in Südtirol erhalten finanzielle Hilfen vonseiten des Landes und des Staates, wie das Landesfamiliengeld, das Landesfamiliengeld+, das Landeskindergeld, das staatliche Mutterschaftsgeld, die rentenmäßige Absicherung von Erziehungszeiten und das einheitliche Familiengeld. Eine Übersicht dazu gibt es unter www.provinz.bz.it/familiengelder
Psychologische Hilfen
Familien gehen oft an ihre Grenzen und brauchen psychologische Unterstützung und Hilfe. Anlaufstellen sind die Familienberatungsstellen in Bozen, Leifers, Meran, Schlanders, Brixen, Sterzing und Bruneck, aber auch andere Beratungsdienste wie Family Direkt, die Telefonseelsorge oder Young and Direct (für Jugendliche) können helfen. Eine Übersicht der psychologischen Hilfen in Südtirol gibt es unter: www.dubistnichtallein.it
Gewalt in der Familie
Gewalt an Frauen passiert jeden Tag – auch in Südtirol. Und vor allem in den eigenen vier Wänden, in den Familien. Wenn Sie Opfer von Gewalt sind, rufen Sie Hilfe: Tel. 112 oder 1522. Hilfe und Unterstützung gibt es auch bei den Kontaktstellen gegen Gewalt, den Frauenhäusern und geschützten Wohnungen. Eine Übersicht gibt es unter: www.provinz.bz.it/chancengleichheit/nuetzliche-adressen-fuer-frauen.asp
Informationen und Hilfen:
Familienportal des Landes: www.provinz.bz.it/familie

KFS-Familie in Not: www.familienverband.it/familie-in-not/hilfsfonds

Bäuerlicher Notstandsfonds: www.menschen-helfen.it
Adoption in Südtirol: www.provinz.bz.it/familie-soziales-gemeinschaft/kinder-jugendhilfe/adoption.asp

Pflegeeltern in Südtirol: www.provinz.bz.it/familie-soziales-gemeinschaft/kinder-jugendhilfe/anvertrauung-familien-einrichtungen/pflegefamilien-fuer-minderjaehrige.asp

Kinderwunschbehandlung in Südtirol (SABES): home.sabes.it/de/krankenhaeuser/bruneck/sterilitaetszentrum-br.asp

Familien-Jolly, Babysitter in Südtirol: www.familienjolly.it/de

Eltern-Kind-Zentren (Elkis): www.elki.bz.it/de

FamilySupport zur praktischen Unterstützung nach der Geburt eines Kindes: www.family-support.it

Frühe Hilfen: www.provinz.bz.it/familie-soziales-gemeinschaft/kinder-jugendhilfe/fruehe-hilfen-suedtirol.asp

Südtiroler Plattform für Alleinerziehende: www.alleinerziehende.it

Südtiroler Verein kinderreicher Familien: www.kinderreich.it

Sternenkinder in Südtirol: www.sternenkinder.it

Famiglie straniere

Le (troppe) difficoltà delle famiglie straniere

// Verena De Monte //
In Alto Adige nel 2020 il 13,8% delle nascite riguardava figli*e di genitori stranieri; in Italia le famiglie con migranti sono 2 milioni e 400mila. Alcuni dati su scuola, lavoro, casa e povertà ci mostrano che siamo lontani da una loro piena inclusione.
Sono circa 1 milione e 700mila le persone di religione musulmana in Italia, il 34% delle famiglie immigrate, che in larga maggioranza sono bianche, europee e cristiane. © istockphoto
Istruzione e lavoro
Il titolo di studio dei genitori dei*lle alunni*e con background migratorio nelle scuole è mediamente più basso di quello degli*lle italiani*e. Spesso sono indirizzati*e verso istituti tecnici e professionali, mentre tra chi frequenta l’università soltanto il 5% ha origini straniere. Ciò significa non poter competere per professioni qualificate e subire la stessa segregazione occupazionale dei genitori. Più di 6 lavoratori*rici stranieri*e su 10 svolgono, infatti, professioni non qualificate, il doppio rispetto agli*alle italiani*e. Ben un terzo dei lavoratori e delle lavoratrici con background migratorio ha un titolo più alto rispetto alle mansioni che ricopre. Inoltre, spesso si tratta di occupazioni a termine o di part-time involontari. Anche tra le persone disoccupate il numero degli*delle stranieri*e è preoccupante: in Alto Adige si attesta al 26%.
Condizioni abitative e situazione economica
Le famiglie di origine straniera hanno meno probabilità di essere proprietarie della casa e sono più esposte a discriminazioni nell’accesso al mercato immobiliare. Rispetto alle famiglie italiane, hanno meno risparmi e più difficoltà di accesso a prestiti o fideiussioni presso le banche. Nel 2021 ad abitare in locazione, spesso in situazioni precarie e di sovraffollamento, era ancora il 65% degli*lle stranieri*e residenti in Italia. Un altro 14% si divide tra alloggi presso il luogo di lavoro o altri*e connazionali e solo il 20% abita in un alloggio di proprietà, contro l’80% degli*lle italiani*e.
Le famiglie straniere sono più povere di quelle autoctone. In provincia di Bolzano, lo stipendio mensile netto di cui dispongono è in media di 400 € inferiore a quello delle persone altoatesine. A livello nazionale, su un totale di 5,6 milioni di persone in povertà assoluta, le persone con background migratorio sono ben 3 su 10. Eppure, tra i beneficiari del reddito di cittadinanza incidono per appena il 12% a causa delle barriere normative che si continuano a erigere. Questo vale sia per le varie misure di sostegno che per l’accesso a servizi e beni basilari.
Ancora molta strada da fare
Questi dati indicano che una presenza sempre più radicata nel nostro paese e nella nostra provincia non è ancora sufficiente, oggi, per vedere le famiglie straniere accedere in condizioni di parità, rispetto alle famiglie autoctone, a beni e servizi fondamentali di welfare e di avere pari opportunità in ambiti centrali come istruzione e lavoro. È necessario uno sforzo maggiore per permettere alle famiglie straniere di migliorare la qualità della loro vita.
Fonti: Rapporto annuale 2022 Istat / Idos dossier statistico immigrazione 2022 / Statistisches Dossier Einwanderung Südtirol 2021