Around the World

Women in Science: Uni Bozen lanciert Kampagne für Frauen in der Wissenschaft

// Maria Pichler //
Macht Mut und Lust auf eine wissenschaftliche Karriere: die Kampagne der Uni Bozen © unibz


Nur in wenigen Ländern Europas ist die Frauenquote in der Wissenschaft so niedrig wie in Italien, wo laut Eurostat 2022 nur ein Drittel aller Forschenden weiblich ist. Auch an der Uni Bozen sind von den derzeit 4.488 Studierenden zwar 66 Prozent Frauen, von den 160 festangestellten Forscher*innen und Professor*innen aber nur 32,5 Prozent weiblich. Was geschieht mit all den Mädchen, die davon träumen Neues zu entdecken und zu entwickeln? Die Freie Universität Bozen hat eine Kampagne gestartet, in der zehn Forscherinnen jungen Frauen Mut machen, sich für eine wissenschaftliche Karriere zu entscheiden. Damit sich zukünftig etwas ändert. In diesen Wochen werden daher nicht nur Poster der Wissenschaftlerinnen an den Universitätsstandorten Bozen, Brixen und Bruneck aufgehängt, sondern auch eine Podcast-Reihe auf „unibz insight“ gestartet und eine Serie von Kurzfilmen über die Social-Media-Kanäle ausgespielt. Denn die Uni Bozen hat zwar (noch) nicht so viele, aber tolle Wissenschaftlerinnen mit Vorbildfunktion in ihrem Team.

Around the World

Afghanistan: continua la protesta delle donne contro il governo dei talebani

// Verena De Monte //
Ancora una volta le donne afghane scendono coraggiosamente in strada per protestare. © shutterstock


A fine aprile un gruppo di donne afghane ha partecipato a una marcia spontanea a Kabul, sfidando le forze di sicurezza talebane. L’obiettivo era esortare la comunità internazionale a non riconoscere il gruppo estremista tornato al potere in Afghanistan nel 2021. La manifestazione si è svolta pochi giorni prima di un incontro internazionale sull'Afghanistan convocato dalle Nazioni Unite.
L’Onu non ha ancora riconosciuto il governo talebano e ha approvato all'unanimità una risoluzione che lo esorta a revocare rapidamente le sempre più dure restrizioni nei confronti delle donne. Tuttavia, la vicesegretaria generale dell'ONU Amina Mohammed ha dichiarato che potrebbero essere effettuati alcuni passi verso il riconoscimento del governo dei talebani, benché ciò dipenda da una serie di condizioni. Le donne afghane hanno lanciato un coraggioso segnale affinché la difesa delle loro vite e libertà prevalga sugli interessi economici e geostrategici.