Sei servita – Das Bild der Frau in der Werbung

“Brava Giovanna, brava!”

// Linda Albanese //
screenshot © saratoga.it



Speravamo di essercene liberati, invece a volte purtroppo ritornano... Si tratta dello spot della vernice Fernovus di Saratoga, nota azienda italiana di Trezzano sul Naviglio, Milano. La protagonista è Giovanna, di recente tornata in tv a dipingere la cancellata nel sequel del contestato spot anni ‘80, alquanto trash e sessista. La sexy cameriera riappare questa volta in hot pants e con due aiutanti maschi. L’entrata in scena della Giovanna degli anni 2000 rimane in pieno stile Saratoga anni ‘80, volgare a dir poco: la prima inquadratura è il suo lato B, per poi salire al resto del corpo. Il ritorno in onda di questa pubblicità ha fatto riparlare del primo spot, dove la “brava” Giovanna era una cameriera in tenuta sexy che dipingeva un’uccelliera su una scala in tacco 12 (come da normativa antinfortunistica) in compagnia della padrona di casa, invece elegante in bianco con tanto di filo di perle. Rientra a casa il marito e quando le vede esclama l’epica frase "Brava Giovanna, brava" passandosi le dite sulle labbra, come a far intuire una lieve allusione alle fantasie erotiche maschili sui rapporti lesbo. Ma proprio accennatissima. Infine, la telecamera torna su Giovanna sorridente, o meglio sulla minigonna e le calze a rete di Giovanna riprese dal basso. Il vero prodotto in vendita sembra essere la cameriera, non la vernice. Questo primo spot non va più in onda da parecchi anni, per fortuna, ma udite udite sul sito di Saratoga, in homepage, c’è bello in vista il link a una sezione chiamata “film cult” dove sono presenti tutti gli spot del marchio. Ci vuole coraggio a dedicare una sezione del sito e a chiamarla “film cult”... non era sufficientemente becero e da eliminare per sempre già il primo di spot?

Männer-Club

Na dann, nix wie ran an den Herd…

// Maria Pichler //
Tourismus: Die Männer stellen die Weichen, die Frauen bewirten die Gäste © LPA



Wer sich in Südtirols Tourismusbranche umschaut, wird bald merken: Ohne Frauen läuft da schon rein gar nix. Ob im Service, in der Zimmerreinigung, an der Rezeption oder in der Küche, so sind es zu einem großen Teil (ausländische) Frauen, die tagtäglich dafür sorgen, dass die Gäste in unserem schönen Land unbeschwerte Urlaubstage verbringen können. Wenn es aber darum geht, die Weichen für die Zukunft des Südtiroler Tourismus zu stellen, dann sind „die fleißigen Bienchen“ in unseren Tourismusbetrieben plötzlich wie vom Erdboden verschluckt. Vermutlich reinigen sie gerade die letzten Zimmer, decken die Mittagstische ein oder drehen die Speckknödel, während die Herren Präsidenten und Vorstände in der Handelskammer in Bozen den Ergebnissen einer Klausur zu einer effizienteren Zusammenarbeit und klareren Aufgabenteilung zwischen den verschiedenen Tourismusorganisationen in Südtirol lauschen. Na dann, nix wie ran an den Herd, sonst wird das nichts mit den zufriedenen Gästen, die immer wieder gerne wiederkommen.