Vorworte

Arno Kompatscher, Landeshauptmann

Es ist die Reise zu uns selbst, die wir Leben nennen. Die Erlebnisse, Erfahrungen und Eindrücke sind wie Meilensteine. In sozialen Medien würde man wohl von „points of interest“ mit hoher „Instagrammability“ sprechen. Doch unsere persönliche Reise macht die größten Fortschritte zumeist nicht in den „social media moments.“
Die eigene Reise nimmt gerade in den Momenten der Stille, der Erinnerung, der Einsamkeit und der Sehnsucht an Fahrt auf. Zu reisen und unterwegs zu sein, bedeutet Grenzen – auch eigene – zu überwinden. Der Horizont wird verschoben und neue Möglichkeiten werden eröffnet. Gerade Frauen finden immer öfter den Mut, auch auf eigene Faust unterwegs zu sein und das eigene Potential auszuschöpfen. Chësta é na buna pera miliara cun gran importanza.*
È un coraggio che molte donne devono però ancora trovare. Insieme stiamo quindi percorrendo la via che ci porterà al Piano d’Azione per la Parità di genere altoatesino. Siamo già a buon punto e gli occhi vedono ormai il traguardo finale. Questo Piano non produrrà dall’oggi al domani il cambiamento necessario, ma sarà una bussola da seguire per arrivarci.

*Das ist ein guter und wichtiger Meilenstein.

Vorworte

Donatella Califano, Vicepresidente

L’estate è per eccellenza tempo di viaggi e vacanze; abbiamo quindi scelto il viaggio come tema centrale di questa edizione estiva della nostra rivista.
Associato nell’immaginario collettivo a ideali di libertà e di affermazione di sé, al superamento di barriere e ostacoli sia materiali che culturali, il poter viaggiare è anche un indicatore di pari opportunità.
Il presupposto di base è la possibilità di affermare la propria autodeterminazione e emancipazione a partire da una situazione di indipendenza economica e il superamento degli stereotipi e delle limitazioni imposte dalla società.
Che si tratti di viaggi di piacere, di istruzione, di necessità o desiderio di cambiare vita, dietro alle donne in viaggio c’è sempre una storia di emancipazione o di ricerca di essa.
Nelle storie delle donne migranti, che siano mosse da un distacco volontario, dalla voglia di una nuova vita, dall’impossibilità di fare diversamente, o dall’esigenza di dare un futuro ai loro figli, incontriamo forza e determinazione.
Nella metafora della vita come viaggio vorremmo che a tutte e tutti fosse data la possibilità di andare, cambiare, scegliere e ripartire.