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Discriminazione nello sport: restrizioni per donne trans nelle competizioni femminili di scacchi
// Verena De Monte //

Lo scacco alle donne trans della federazione internazionale. © pixabay
La Fide (Federazione internazionale degli scacchi) ha stabilito nuove norme d’accesso ai tornei femminili, creati per dare visibilità alle giocatrici, il cui numero è storicamente più basso rispetto a quello degli uomini. Queste norme prevedono l’esclusione dalle competizioni delle donne trans che non hanno una prova rilevante della transizione avvenuta, cioè la rettifica anagrafica sui documenti. Ma la modifica dei documenti è l’ultimo passo di un procedimento molto lungo e che non tutte le persone transgender intendono intraprendere. Protestano alcune federazioni nazionali e le associazioni LGBTQI*+, una delle quali afferma che questa esclusione “è un insulto per le donne cis, per le donne trans e per il gioco in sé.” Nel caso degli scacchi, infatti, non vale nemmeno la giustificazione data da un presunto vantaggio fisico delle atlete transgender sulle altre.