Around the World

Nel mondo si muore ancora di parto

// Lorena Palanga //
Sanità e donne © Jonathanborba - pexels
Quasi ventun madri muoiono ogni ora e quasi 500 ogni giorno. Sono vittime in paesi vulnerabili che sarebbe stato possibile evitare. Il dato è stato presentato di recente dallo studio di Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione. “In Yemen la situazione è particolarmente disastrosa", denunciano gli esperti. "Il rapporto di mortalità materna è stimato in 164 decessi ogni 100 mila nati vivi." Qualche piccolo progresso negli ultimi 30 anni, ovvero dalla Conferenza internazionale su sviluppo e popolazione al Cairo, è stato fatto. Le gravidanze indesiderate si sono ridotte del 19 per cento. Dal 2000 è diminuito invece di un terzo il numero delle ragazze madri di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Sono ormai 162 i Paesi che hanno approvato leggi contro le violenze domestiche. Piccole gocce in un mare di diritti sanitari e civili ancora da far riconoscere.

Il piacere femminile

Il piacere è tutto mio

// Linda Albanese //
Il piacere femminile come affermazione del sé tra il diritto del pieno godimento anche e soprattutto in età matura, la masturbazione, l’aspetto fisico, il sesso orale, il porno e molto altro: sono ancora troppi i tabù e le incertezze che spesso tengono bloccate le donne nel raggiungimento libero del piacere.
© Gabriel Matula - unsplash
Nancy Stokes, vedova da poco, insegnante di religione in pensione, madre di figli grandi, ingaggia un affascinante professionista del sesso di oltre trent’anni più giovane di lei, Leo Grande, che vive questo impiego come una vocazione. Sposatasi a vent’anni con il suo primo e unico amore, dopo un matrimonio solido e rigoroso, ma dall’intimità insoddisfacente e senza aver mai provato un orgasmo, ora Nancy decide di vivere la sua prima esperienza appagante. Liberata dai suoi tabù riscopre sé stessa instaurando un rapporto di fiducia con l’abile partner. È la trama de “Il piacere è tutto mio”, una pellicola senza peli sulla lingua e al contempo garbata sulla sessualità femminile e sulla body positivity, un inno alla bellezza, uscita nelle sale nel 2022, con una grandissima Emma Thompson nei panni di Nancy.

Libere di scoprirsi e riscoprirsi
Il desiderio di Nancy rappresenta quello di tutte le donne che vogliono esplorare il piacere senza venire giudicate e senza diventare immediatamente un oggetto. Rivendica il diritto di raggiungere il pieno godimento, di autorealizzazione e autodeterminazione anche e soprattutto in età matura. Il piacere femminile, e non solo nella storia del cinema, è ancora poco trattato, soprattutto quando il punto di vista è quello di una donna di più di sessant’anni. “La nostra cultura non accetta che chi ha le rughe parli di sesso” ha detto Jane Fonda, 86 anni. Nancy, la protagonista del film, rende l’uomo che ha ingaggiato oggetto delle sue esplorazioni, che sono tali perché sta compiendo un cammino di crescita personale, cercando di capire cosa davvero le piaccia, cosa la rende felice, senza farsi condizionare dalle regole sociali o dall’età. Tanto è vero che rivelerà a una sua ex studentessa, cameriera nel bar dell’hotel dove Nancy è solita incontrarsi con Leo, di trovarsi lì non solo per bere un caffè con quel bel ragazzo ma perché lo ha assunto come gigolò. La storia di questa donna ribadisce inoltre l’importanza per tutte le donne, e gli uomini, di una comunicazione sincera e libera dei partner, scevra da sensi di colpa o di inadeguatezza.

Piacere senza tempo
L'Ufficio Anziani e distretti sociali e l'Associazione delle Residenze per Anziani dell'Alto Adige ha lanciato quest’anno un’importante campagna sulla riscoperta della propria intimità nella terza età per sensibilizzare sull'amore e sulla sessualità senza tempo, con conferenze, serate cinematografiche e una brochure per aiutare anche le persone mature a liberarsi dai tabù e decidere in piena autonomia (sessualita-nella-terza-eta.bz.it). Sopravvivono ancora tabù del passato, per esempio quelli sulla vita sentimentale degli anziani. In realtà, quando l’età avanza non smettiamo affatto di provare sensazioni e desideri, di qualunque genere, anzi, la vita sessuale e l’amore in età avanzata sono argomenti di cui la società dovrebbe parlare più apertamente. Un confronto libero e senza pregiudizi su questi temi aiuta a far sì che si possa invecchiare attivamente, conservando la propria autonomia e libertà di scelta, anche se si vive in una residenza per anziani, potendo disporre di spazi sufficienti e adeguati a godersi autonomamente la propria sfera privata e soddisfare le proprie esigenze di contatto con gli altri. In alcuni Paesi, nelle residenze per anziani si sta affermando la pratica della cosiddetta “assistenza sessuale”, con proposte e soluzioni varie. Come la “camere delle coccole” per chi non dispone di una camera singola in cui poter vivere la propria sessualità nel modo preferito e con la dovuta riservatezza. Nell'ambito dell'approvazione della legge provinciale per la promozione dell'invecchiamento attivo, il Consiglio provinciale altoatesino ha approvato una risoluzione, con l'obiettivo di dare maggiore visibilità pubblica ai temi dell'amore e della sessualità in età avanzata e di non considerarli più un tabù.

Vengo prima io
Orgasmo, masturbazione, sesso orale, eccetera: sono ancora troppi i luoghi comuni e pregiudizi sul sesso delle donne, e non solo in Italia. La sessualità femminile è ancora condizionata da vergogna e sensi di colpa, e per questo le donne pensano più a ciò che dovrebbero fare, piuttosto che a ciò che vogliono fare. «Per molti anni non sono riuscita a raggiungere l'orgasmo. La prima volta che è successo mi sono sentita finalmente me stessa, completa, come se avessi riacquisito il mio potere e avessi incontrato quella parte di me che cercavo da tempo». Sono le parole - dirette, oneste e cariche di sollievo - di una delle sedicimila donne italiane che hanno deciso di condividere esperienze e dubbi sull'orgasmo prima in un questionario online che poi è diventato un libro, “Vengo prima io”. Realizzato dalla sessuologa e psicoterapeuta Roberta Rossi, Presidente della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica e pubblicato da Fabbri Editori, “è il risultato di un dialogo a distanza schietto e ricco di spunti nel quale un argomento tanto intimo e così spesso trascurato si spoglia dei pregiudizi e dei luoghi comuni e diventa il fulcro dal quale ripartire per imparare a godersi pienamente il sesso” afferma l’autrice. C'è chi non è sicura di aver mai raggiunto l'orgasmo; chi è alle prime esperienze e vuole scoprire cosa la soddisfa davvero; chi in coppia non sa come esprimere i propri desideri; chi dopo il parto fatica a ritrovare il piacere; chi in menopausa vive grossi disagi; chi prova dolore; chi soffre per una quotidianità di lungo corso; chi è curiosa di sperimentare nuove strade. Perché tutte hanno il diritto di riconquistare una maggiore confidenza con sé stesse, con i propri gusti, per capire cosa piace e imparare a chiederlo. Per vivere il sesso con serenità e consapevolezza senza vergognarsi, mai.
Tornando a Nancy Stokes, nella scena finale del film, dopo aver provato da sola per la prima volta il suo giustamente tanto desiderato orgasmo, lei si guarda nuda allo specchio finalmente consapevole del suo corpo e della bellezza che anche a più di sessant’anni porta con sé. Quella scena di nudo integrale è fondamentale ai fini del percorso del personaggio, anche per ribadire le esigenze di un corpo troppo a lungo dimenticato.