Vorworte
Nadia Mazzardis, Vicepresidente

Quando noi donne ci impegniamo e assumiamo un ruolo di leadership, spesso veniamo chiamate “pasionarie”, come a dire che agiremo guidate dalla pancia e non dalla razionalità, che è vista come qualità maschile.
Un uomo che vive per il lavoro è un perfetto amministratore delegato, mentre se lo fa una donna è spietata, insoddisfatta perché di certo le manca un uomo e se è madre trascura i figli.
Quando descriviamo il modo di agire di uomini e donne, usiamo per le donne aggettivi che ne danno una connotazione negativa: se loro sono determinati, noi siamo dure, loro competitivi, noi ambiziose, loro discutono, noi litighiamo e se loro sono arrabbiati, noi siamo rabbiose, se non isteriche.
Essere donne appassionate è una concessione difficile da ottenere e per accordarci un posto d’onore ci si aspetta da noi che siamo dolci, gradevoli, simpatiche e decorative.
Rinunciare ad essere brave bambine è stato ed è di certo faticoso, ma pensiamo che altre donne lo hanno fatto prima di noi e per noi e proseguire, quindi, non è una scelta, è un dovere.
Un uomo che vive per il lavoro è un perfetto amministratore delegato, mentre se lo fa una donna è spietata, insoddisfatta perché di certo le manca un uomo e se è madre trascura i figli.
Quando descriviamo il modo di agire di uomini e donne, usiamo per le donne aggettivi che ne danno una connotazione negativa: se loro sono determinati, noi siamo dure, loro competitivi, noi ambiziose, loro discutono, noi litighiamo e se loro sono arrabbiati, noi siamo rabbiose, se non isteriche.
Essere donne appassionate è una concessione difficile da ottenere e per accordarci un posto d’onore ci si aspetta da noi che siamo dolci, gradevoli, simpatiche e decorative.
Rinunciare ad essere brave bambine è stato ed è di certo faticoso, ma pensiamo che altre donne lo hanno fatto prima di noi e per noi e proseguire, quindi, non è una scelta, è un dovere.