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Il coraggio delle donne iraniane protagoniste al locarno film festival
// Lorena Palanga //
Cinepresa © Jakob Owens - unsplash
La firma è quella del regista iraniano dissidente Mohammad Rasoulof, che torna al Locarno Film Festival con la pellicola “The seeds of the sacred fig - Il seme del fico sacro”. Ad ispirare la pellicola sono state le proteste del 2022, scaturite dalla morte di Mahsa Amini, uccisa mentre era in custodia della polizia per essersi opposta all’obbligo di indossare l’hijab. Il tema è quello della rivoluzione delle donne in Iran, raccontata attraverso una prospettiva familiare. Uno dei protagonisti infatti è Iman, giudice istruttore della Corte rivoluzionaria di Teheran che uno giorno scopre che la sua pistola, che custodisce in camera da letto, è scomparsa. I sospetti del giudice si concentrano sulla sua famiglia, la moglie e le sue due figlie. In una spirale di paranoia e violenza, Iman replica in casa i metodi che utilizza contro i prigionieri, trasformando un dramma familiare in un thriller che rispecchia l’angoscia della società iraniana. Il ritratto di una famiglia che è in realtà il ritratto di un Paese. Il film è un atto di coraggio e denuncia che punta a fare luce sulla realtà iraniana e a sostenere la lotta della donne per la libertà. “The seeds of the sacred fig - Il seme del fico sacro” ha vinto un premio speciale della giuria al Festival di Cannes.