Gender

Un rapporto sulle questioni di genere in Alto Adige

// Lorena Palanga //
In arrivo in autunno
Si chiama Gender Dynamics ed è il gruppo di ricerca che mette in rete chi, in Eurac Research, svolge ricerca e collabora su tematiche di genere in modo da facilitare lo scambio di idee e conoscenza e promuovere iniziative e progetti di ricerca congiunti. La rete collabora anche con enti locali e internazionali.

La vasta gamma di argomenti attualmente affrontati da Gender Dynamics include molteplici prospettive, contenuti e questioni sociali. Tra questi si annoverano l’utilizzo di un linguaggio equo e inclusivo, la tutela della parità di genere e la lotta contro la discriminazione, l’intersezionalità, la violenza di genere, le dinamiche di genere all’interno della famiglia o in contesti di assistenza, la partecipazione politica delle donne, i diritti LGBTQIA+, il rapporto tra genere e radicalizzazione, i movimenti anti-gender, il patriarcalismo, la mascolinità, salute e le disuguaglianze di genere, considerando anche l’ impatto della pandemia COVID-19.
Gender Dynamics persegue i seguenti obiettivi:
– Far evolvere la ricerca sulle tematiche di genere sia in Alto Adige che altrove;
– Aumentare la visibilità della ricerca locale, nazionale e internazionale riguardante le questioni di genere e migliorarne la divulgazione in tutto il territorio;
– Fornire consulenza sulle tematiche di genere nelle diverse attività di ricerca in Eurac Research nonché a livello locale, nazionale e internazionale;
– Sostenere le reti di enti locali, nazionali e inter­-nazionali, scientifici e pubblici, che si occupano di questioni di genere e di intersezionalità.

Il team, composto da 31 membri, sta lavorando in questi mesi alla redazione di un rapporto su dinamiche e questioni di genere in Alto Adige. Il rapporto sarà pubblicato nell’autunno di quest’anno.

Gender

Gendermedizin
im Fokus

// Lorena Palanga //
Am 11. Oktober 2024 findet in Brixen das 7. Symposium „Gender Health - Gender Medicine“ mit dem Schwerpunkt Künstliche Intelligenz statt.
Künstliche Intelligenz (KI) kann ein nützliches Instrument für die Gendermedizin sein und ermöglicht etwa eine personalisierte Diagnostik und Behandlung, die Analyse und Optimierung großer Datenmengen für die Forschung, geschlechterspezifische Patient*innenaufklärung sowie die Unterstützung präventiver Gesundheitsmaßnahmen im Allgemeinen. Dabei spiegelt KI unsere Gesellschaft wieder, auch in Bezug auf die medizinische Realität: Die biomedizinische Forschung ist seit jeher männergetrieben und männerzentriert, daher besteht die Gefahr, dass von der KI vorgeschlagene Lösungen geschlechtsspezifische Vorurteile verbreiten, verstärken und aufrechterhalten und damit zur weiteren Marginalisierung von Frauen weltweit beitragen, wie es auch der UNESCO-Bericht 2020 hervorgehoben hat.

Das Symposium wird sich mit Themen wie Geschlechterungleichheit in der digitalen Gesundheit, ethischen Aspekten des Einsatzes von KI in der Medizin sowie der Digitalisierung befassen und zweisprachig sowie in Präsenz und online abgehalten. Die Teilnahme ist kostenlos, für Gesundheitsfachkräfte gibt es CME-Credits.