Sei servita - Das Bild der Frau in der Werbung

Sali a bordo!

// Linda Albanese //
© Sasa
Si chiama così la campagna di Sasa, azienda altoatesina di trasposto pubblico locale, che ha scelto di utilizzare i volti e le testimonianze dei suoi autisti per la ricerca di nuovi dipendenti. E nonostante il lavoro di autista non sia prettamente femminile (in Italia solo il 16% delle persone che attualmente svolgono questa professione è donna e 80 donne su un totale di 570 dipendenti di Sasa), i volti scelti per la campagna sono quelli delle autiste. Come Nadia, che da 25 anni guida per Sasa e lo fa con passione.
Non basta certo una campagna per superare i pregiudizi e non vincolare più determinate mansioni a uno specifico genere, ma sicuramente questo di Sasa è un passo avanti. E di più lo sono alcune azioni concrete che l’azienda ha messo in atto per attirare più donne conducenti, come il part-time e i turni flessibili, che agevolano la gestione dell’equilibrio vita professionale e vita privata, oltre a un programma di formazione retribuito e alla copertura dell’intero costo della patente di guida. “Fare l’autista è un lavoro flessibile e a prova di futuro” sono le parole di un’altra donna di Sasa, Astrid Kofler, che ne è la presidente.

Editorial

Achtsam - Consapevoli

Haben Sie schon einmal darüber nachgedacht, wie Sie reagieren würden, wenn Sie zufällig mitbekommen, dass eine Frau Gewalt erfährt? Würden Sie hinschauen, sie ansprechen, Ihre Hilfe anbieten – oder würden Sie wegsehen, so tun, als hätten Sie nichts bemerkt? Die meisten von uns – so hat es ëres-Redakteurin Kathinka Enderle im Rahmen ihrer Bachelorarbeit schmerzhaft erfahren müssen – entscheiden sich für das Sich-nicht-Einmischen. Und nehmen damit stillschweigend hin, dass Frauen von ihren (Ex)-Männern geschlagen, misshandelt und getötet werden.
Mit dieser ëres-Ausgabe wollen wir dazu anregen, achtsamer zu sein: gegenüber all jenen, die Gewalt erfahren, gegenüber sich selbst, der eigenen Gesundheit, den persönlichen Lebensträumen. Und gegenüber unseren Mitstreiter*innen – so wie es der Landesbeirat für Chancengleichheit für Frauen seit nunmehr 35 Jahren macht. Wir erzählen, was sich durch das Engagement achtsamer Beiratsfrauen verändert hat und wo wir noch handeln müssen, um Geschlechtergerechtigkeit Wirklichkeit werden zu lassen. Denn Veränderung beginnt mit bewussten Blicken, mit Hinsehen statt Wegschauen.

Wir wünschen Ihnen eine achtsame Lektüre!
Maria Pichler - Chefredakteurin