Sei servita - Das Bild der Frau in der Werbung

Questa è violenza

// Linda Albanese //
©CADMI
La Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza nato in Italia nel 1986, ha lanciato per la scorsa giornata contro la violenza sulle donne una campagna di comunicazione rivolta agli uomini: “Questa è violenza. Se pensi che non ti riguardi, ti riguarda”. Ed è una delle poche volte in cui si parla direttamente agli uomini, utilizzando un linguaggio che a prima vista sembra far passare per normale un comportamento che normale non è. Per coinvolgerli in una riflessione che non è più rimandabile se vogliamo costruire una società fondata sul rispetto della libertà di tutte e di tutti e in cui la violenza maschile alle donne non esista più. Spesso ci troviamo di fronte a dichiarazioni di uomini che affermano la loro totale estraneità alla spirale di violenza a cui ogni giorno assistiamo: “non io”, “non tutti gli uomini”, “ma io cosa c’entro?” sono le frasi più ricorrenti. Queste affermazioni sono espressione di una postura soggettiva che considera ancora la violenza, frutto di comportamenti individuali da riferire a pochi uomini devianti, affermazioni che non tengono conto che spesso la violenza viene agita in maniera così sottile da nascondersi in comportamenti e scelte che tanti uomini perpetrano e ripropongono nel quotidiano, in nome della loro mascolinità e che gli consentono di vivere in una società in cui le donne vedono ancora minacciato il loro diritto a vivere libere.

Editorial

Visionär - visionarie

Was wäre die Welt ohne die Menschen, die an das glauben, was den meisten von uns unmöglich, unmachbar, unschaffbar scheint? Ohne Menschen, die brennen für ihre Ideen, für die Zukunft, für eine Vision? Menschen, die zielgerichtet, leidenschaftlich, vertrauensvoll und ja, durchaus auch hartnäckig und dominant, an bahnbrechenden und wegweisenden Entwicklungen arbeiten? In dieser ëres-Ausgabe zeigen wir solche Menschen, die – auch wenn ihre Fähigkeiten verkannt, ihre Karrieren gebremst und ihre Errungenschaften geklaut worden sind – nicht vergessen, ausgeklammert oder ignoriert, sondern gefeiert werden müssen: Frauen* in der Wissenschaft, Wirtschaft und Politik, Vorreiterinnen, Wegbereiterinnen, Motivatorinnen und Mentorinnen, die es – die jüngste Debatte im Regionalrat hat es einmal mehr klar aufgezeigt – nach wie vor dringend braucht, damit unsere Vision einer geschlechtergerechteren Welt nicht in die Kategorie „unerfüllbare Wünsche an das Christkind“ fällt.

Wir wünschen Ihnen eine gute Lektüre!
Maria Pichler, Chefredakteurin