Think
Piccole libertà
// #unadonna //
“A volte non vi capisco proprio, voi donne! Nemmeno te, sorellina! Vi lamentate sempre, ma ormai siete libere di fare proprio tutte le cose che fanno gli uomini, tutte!”. “Dici?”. “Ma certo, dai! Siamo nel 2021, mica nel medioevo!” “Giusto!” “Vuoi venire a teatro, sabato?” “Sì, volentieri! Proprio questo fine settimana porto i bambini in campagna dai nostri genitori!” “Allora perfetto! Ti passo a prendere e poi ti riaccompagno, eh? Perché dove abiti tu la sera non è che sia così tranquillo girare da sole, soprattutto per una donna…” “Cosa?” “Ehm… no, no, niente. Comunque, se vuoi ti porto a casa io. Per gentilezza, eh?” “Va bene, ma non ti preoccupare, se non ce la fai torno anche da sola” “Come vuoi, però non metterti la minigonna, ok? Non sia mai che uno ti vede e pensa che tu sia… “ “Pensa che io sia?” No, magari uno che ha bevuto e ti vede e…” “… e cosa?” No, niente... dicevo…” “Comunque guarda, non vorrei tornare tardi perché domani devo andare a trovare Laura, sai quella mia amica…” “… quella incinta?” “Sì. È un po’ triste perché il suo capo le ha fatto capire che non le rinnoverà il contratto, dato che è incinta, e lei ci sperava… sai, rimanere senza stipendio…” “Vabbè, tanto lavora il suo compagno, no? Non lo lascia a casa nessuno perché sta per diventare padre!” “Cosa?” “No, ecco, volevo dire… Meno male che hanno un’entrata fissa. Dico per il bambino, eh?” “Eh, giusto. Anche se dover chiedere i soldi a lui… Senti però, ora ti devo lasciare perché mi aspetta Giulia. Mi ha chiesto se la posso accompagnare a prendere le sue cose a casa del suo ex, sai che si sono lasciati?” “Sì, me l’hai detto. Ma non può andarci da sola, scusa? Che c’entri tu?” “C’entro che lui la sta mettendo sotto pressione con telefonate e messaggi e non si rassegna, e lei ha un po’ paura di trovarlo a casa…” “Sì, me lo ricordo che è un po’ una testa calda! In effetti, meglio se l’accompagni perché non si sa mai…” “E poi voglio passare in Agenzia viaggi a prenotare per la prossima estate. Giorgio mi ha raccontato del suo bellissimo viaggio in bicicletta, da solo, in Sudamerica… voglio farlo anch’io! Prenoto i voli ora perché sono più economici!” “In Sudamerica?” “Sì”, “Da sola?” “Sì, sai, quando i bambini saranno col papà…” “Non è meglio se vengo con te? Magari fai brutti incontri…” “Giorgio ha viaggiato sempre tranquillo!” “Beh, ma che c’entra, Giorgio è un uom…” “Eh?” “No, dicevo, Giorgio ha avuto fortuna, non è sempre così”. “Comunque, senti, io scappo, ché dopo aver accompagnato Giulia devo prendere i bambini al doposcuola. Tu che fai?” “Sto in ufficio ancora un po’, così metto su un po’ di ore. Poi vado al tennis, mi sono portato dietro la borsa” “Al tennis?” “Sì, ci vado due volte a settimana, e poi la domenica mattina un giro con gli amici della bicicletta. Ci tengo a tenermi in forma, sai? Mica come te che stai diventando un po’ grassottella, sorellina!” “Ah, e chi sta con le bambine?” “Mia moglie!” “Magari un giretto in bici se lo farebbe anche lei…” “Ma va’, arriva al sabato così stanca, tra lavoro, figli e casa!” “Eh?” “No, niente, dicevo… non ama molto la bicicletta, però se volesse andare in palestra liberissima di farlo, eh? Basta che lasci pronta la cena… ” “Anche tu la lasci pronta, quando esci?” “Ma figurati, lo sai che sono impedito, in cucina. E poi le bambine non mangiano niente di quello che faccio io…” “E la bicicletta? Se lei volesse andare in bici il sabato?” “Liberissima di farlo, così si mette un po’ in forma anche lei” “Staresti a casa tu?” “Ma no, chiamiamo una babysitter! Così siamo liberi tutti e due. Giusto?”.