Think
Partenze intelligenti
// unadonna //
“Amore, partiamo tra poco! Mi raccomando, non fare come al solito che mi fai aspettare in macchina un’ora perché ti dimentichi le cose! È tutto pronto, vero?”
Tutto pronto…? È una parola! Valigia con i vestiti miei, sì. Borsa con i vestiti del bambino, sì. Borsa per il viaggio con il cambio, sì. Aspetta, fammi guardare dentro… pannolini, salviette, asciugamano… sì sì, c’è tutto. Giochini e pappe per il viaggio, sì. Tendina per il finestrino, sì. Vestiti, maglioncini, giacca leggera, giacca pesante, sì. I cappellini! Me li stavo dimenticando! Ok, per il piccolo è tutto a posto.
Le consegne di lavoro le ho fatte già venerdì.
Avvisare la baby sitter che non ci siamo per una settimana: fatto.
Avvisare la badante della suocera che se ci sono problemi deve chiamare mio cognato: fatto. Anche se la conosce poco, perché da quando c’è lei, sarà passato tre volte… però ha anche il mio numero, se mai chiamerà me, come l’altra volta. Hmmm… speriamo di no!
“Amore, dove sono i miei pantaloni da montagna?” “Nel terzo cassetto!” “Non li trovo… “… e questi cosa sono?” “Ah, non li vedevo!”
Dunque, dov’ero rimasta… i fiori! Meno male che ho chiesto alla vicina se viene ad innaffiarli. Per il gatto riempio il distributore di crocchette, per pochi giorni ce la fa. Il bucato! Cavoli, stavo per lasciarlo fuori… aspetta che lo ritiro!
“Amore, ci sei? Guarda, io comincio a scendere così sistemo la macchina!” “Ok, arrivo! Porti giù il bambino?” “Eh, ma devo caricare i bagagli!”…
Ok, bucato ritirato. Poi… l’antipiretico per il piccolo, ché l’altra volta sarebbe servito e non ce l’avevo… “Sì, cucciolo, ti prendo in braccio, aspetta… cerchiamo insieme, ok?”. Trovato. Meglio prendere un’altra borsa…
Oh, il campanello! “Amore, metti nella tua borsa le mie ciabatte e l’accappatoio per la doccia, ché li ho dimenticati?”. Ok, prendo le ciabatte… Cucciolo non piangere, arrivo. Ecco, la borsa da viaggio, quella dei giochi, la copertina, i ciucci…
Oh, il campanello ancora! “Amore, ho lasciato su il mio caricabatterie?” “Aspetta che guardo… sì, lo prendo!” “Ok, ma fai in fretta! Quanto ci vuole, ancora?” “Arrivo!”
Prendo il bambino, le borse, la giacca, le chiavi di casa, mi chiudo la porta alle spalle… Andiamo, cucciolo! Ma che cos’è questo odore? Non mi dirai che… oh no! Dai che riapro e ti cambio! Ecco, ora ti lavo… ti asciugo… ti rivesto…
Oh, il campanello, non ora! Sì cucciolo, ti lascio un attimo nel lettino… “Amore, arrivi?” “Eh, un attimo!” “Dai che ti aspetto da un’ora! Quanto ci vuole a prendere le tue cose e scendere!?”
Rivesto il piccolo, lo prendo in braccio, raccolgo le borse, le chiavi di casa, chiudo la porta, scendo…
“Alla buon’ora! Eppure mi ero raccomandato di non farmi aspettare come sempre!” “Scusa, ma potevi salire e darmi una mano!” “Ma ero occupato qui… non vedi! Ho lavato il vetro della macchina! E guarda la simmetria delle borse nel portabagagli! Ora però con tutte quelle che hai portato, mi tocca rifare tutto! A proposito, non è che saliresti a prendere la mia sacca con le cose da corsa? Così riempio quel buco…! Ma non metterci troppo, eh? Sai che ci tengo alle partenze intelligenti! Io è un’ora che sono pronto, non capisco perché tu abbia sempre bisogno di tutto questo tempo! E poi, hai visto che ho caricato anche la canoa? Ah, se non ci pensassi io…! Ma amore, cosa fai? Perché ti metti al posto di guida? Amore, aspetta, non sono ancora salito! Amore... Am...!”
Tutto pronto…? È una parola! Valigia con i vestiti miei, sì. Borsa con i vestiti del bambino, sì. Borsa per il viaggio con il cambio, sì. Aspetta, fammi guardare dentro… pannolini, salviette, asciugamano… sì sì, c’è tutto. Giochini e pappe per il viaggio, sì. Tendina per il finestrino, sì. Vestiti, maglioncini, giacca leggera, giacca pesante, sì. I cappellini! Me li stavo dimenticando! Ok, per il piccolo è tutto a posto.
Le consegne di lavoro le ho fatte già venerdì.
Avvisare la baby sitter che non ci siamo per una settimana: fatto.
Avvisare la badante della suocera che se ci sono problemi deve chiamare mio cognato: fatto. Anche se la conosce poco, perché da quando c’è lei, sarà passato tre volte… però ha anche il mio numero, se mai chiamerà me, come l’altra volta. Hmmm… speriamo di no!
“Amore, dove sono i miei pantaloni da montagna?” “Nel terzo cassetto!” “Non li trovo… “… e questi cosa sono?” “Ah, non li vedevo!”
Dunque, dov’ero rimasta… i fiori! Meno male che ho chiesto alla vicina se viene ad innaffiarli. Per il gatto riempio il distributore di crocchette, per pochi giorni ce la fa. Il bucato! Cavoli, stavo per lasciarlo fuori… aspetta che lo ritiro!
“Amore, ci sei? Guarda, io comincio a scendere così sistemo la macchina!” “Ok, arrivo! Porti giù il bambino?” “Eh, ma devo caricare i bagagli!”…
Ok, bucato ritirato. Poi… l’antipiretico per il piccolo, ché l’altra volta sarebbe servito e non ce l’avevo… “Sì, cucciolo, ti prendo in braccio, aspetta… cerchiamo insieme, ok?”. Trovato. Meglio prendere un’altra borsa…
Oh, il campanello! “Amore, metti nella tua borsa le mie ciabatte e l’accappatoio per la doccia, ché li ho dimenticati?”. Ok, prendo le ciabatte… Cucciolo non piangere, arrivo. Ecco, la borsa da viaggio, quella dei giochi, la copertina, i ciucci…
Oh, il campanello ancora! “Amore, ho lasciato su il mio caricabatterie?” “Aspetta che guardo… sì, lo prendo!” “Ok, ma fai in fretta! Quanto ci vuole, ancora?” “Arrivo!”
Prendo il bambino, le borse, la giacca, le chiavi di casa, mi chiudo la porta alle spalle… Andiamo, cucciolo! Ma che cos’è questo odore? Non mi dirai che… oh no! Dai che riapro e ti cambio! Ecco, ora ti lavo… ti asciugo… ti rivesto…
Oh, il campanello, non ora! Sì cucciolo, ti lascio un attimo nel lettino… “Amore, arrivi?” “Eh, un attimo!” “Dai che ti aspetto da un’ora! Quanto ci vuole a prendere le tue cose e scendere!?”
Rivesto il piccolo, lo prendo in braccio, raccolgo le borse, le chiavi di casa, chiudo la porta, scendo…
“Alla buon’ora! Eppure mi ero raccomandato di non farmi aspettare come sempre!” “Scusa, ma potevi salire e darmi una mano!” “Ma ero occupato qui… non vedi! Ho lavato il vetro della macchina! E guarda la simmetria delle borse nel portabagagli! Ora però con tutte quelle che hai portato, mi tocca rifare tutto! A proposito, non è che saliresti a prendere la mia sacca con le cose da corsa? Così riempio quel buco…! Ma non metterci troppo, eh? Sai che ci tengo alle partenze intelligenti! Io è un’ora che sono pronto, non capisco perché tu abbia sempre bisogno di tutto questo tempo! E poi, hai visto che ho caricato anche la canoa? Ah, se non ci pensassi io…! Ma amore, cosa fai? Perché ti metti al posto di guida? Amore, aspetta, non sono ancora salito! Amore... Am...!”