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Bogotà agisce contro il machismo e finanzia servizi e corsi di Formazione rivolti agli uomini

// Verena De Monte //
Il comune di Bogotà organizza e finanzia progetti antimachisti © Arturo Larrahondo / shutterstock
Il comune di Bogotà finanzia servizi e formazione per uomini al fine di combattere il machismo. Secondo Henry Murrain, assessore alla cultura della capitale colombiana a capo del progetto, il machismo è un problema profondamente radicato nella cultura latinoamericana e i rigidi ruoli di genere creano sofferenze psicologiche nei maschi generando una spirale di violenza. Per cercare di rimediare a ciò è stata creata la “Linea calma” un numero telefonico che gli uomini possono chiamare quando viene loro l’impulso di picchiare la moglie e la scuola “Hombres al cuidado” che insegna agli uomini a fare cose considerate poco maschili come cambiare i pannolini, fare le pulizie, riconoscere le proprie emozioni e parlarne, trattare donne e bambini con rispetto ecc. Recentemente il comune di Bogotà ha iniziato a finanziare anche dei progetti antimachisti nelle carceri maschili, coinvolgendo in primis stupratori e autori di femminicidi.

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Jin, Jiyan, Azadî – Frau, Leben, Freiheit

// Kathinka Enderle //
Noch immer halten die Proteste im Iran gegen das Regime und für Menschenrechte an © Artin Bakhan / Unsplash
„Wir brauchen Glück, Genuss, eine motivierte Stimmung und viel Energie. Und wir brauchen Freiheit“, Sarina Esmailzadeh stand für ihre Werte ein und bekräftigte in vielen Demonstrationen den Wunsch nach einem gesellschaftlichen Wandel im Iran. Genauso wie Mahsa Amini und viele andere hatte auch sie ihr Leben noch vor sich, als sie im September 2022 im Auftrag der iranischen Regierung getötet wurde. 2022 hatten unzählige Iraner*innen damit begonnen, gegen das iranische Regime zu kämpfen und somit die größte feministische Revolution ihres Landes gestartet. 2023 verhängte die EU neue Sanktionen gegen den Iran. Für die Menschen, die sich gegen die Herrschaft über Körper und Leben sowie gegen das Regime stellen, gibt es kein Zurück mehr. Der Ruf nach Freiheit ist aber noch lange nicht verstummt, so zeigte die britisch-iranische Künstlerin Soheila Sokhanvari bis Ende Februar 2023 in ihrer Ausstellung „Rebel Rebel“ (London) mutige, furchtlose und revolutionäre iranische Frauen.