Around the world – Kurzmeldungen aus Südtirol und der Welt

Oltre il velo: la lotta delle donne musulmane nel calcio

// Sarah Trevisiol //
Donne musulmane che conquistano il calcio
Calciatrice con hijab © Wikimedia Commons / Parto Joghataee


Una giovane studentessa ha fondato la prima squadra di calcio di donne musulmane a Londra. Yasmin Abdullahi all’inizio del 2018 contava solo 7 membri fra la sua squadra Sisterhood FC, mentre oggi conta con 60 giocatrici accanite che con il velo hijab combattono pregiudizi e diffidenze sia all’interno che all’esterno del mondo musulmano. “Io faccio parte di una minoranza nelle minoranze, perché sono donna, musulmana e nera, quindi per me è particolarmente difficile essere accettata. Però è essenziale che tutte le ragazze capiscano che nemmeno il velo limita abilità o talento.” La strada alla conquista nel mondo dello sport, per le donne musulmane che vogliono portare il velo è appena iniziata: solo dal 2014 è concesso dalla FIFA portare il velo giocando a calcio, mentre solo nel 2017 il marchio sportivo Nike ha osato rappresentare per la prima volta delle sportive con hijab.

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L’aborto ora è legale anche in Argentina

// Sarah Trevisiol //
Legge sull’aborto legalizzato in Argentina
Dimostrazione in Argentina © Flickr / Protoplasma K


Nell’anno passato l’Argentina ha vissuto un momento storico perché dopo cinque anni di dure battaglie è stata approvata la legge sull’aborto legale. Essendo il paese latinoamericano più grande e uno fra i più cattolici del Sudamerica, l’Argentina ha lanciato un forte messaggio a tutto il continente, dove fino ad ora l’aborto legale era consentito solo in Uruguay, Porto Rico, Cuba, Guyana, a Città del Messico e nello Stato messicano di Oaxaca. L’appello è stato lanciato nel 2015 dal movimento contro la violenza di genere #NiUnaMenos dopo il brutale omicidio della quattordicenne incinta Chiara Páez, picchiata a morte dal compagno. Il disegno di legge ha riaperto il dibattito anche in altri paesi latinoamericani, molti dei quali tuttora non concedono l’aborto nemmeno in casi di stupro.