Rubrica

5 minuti

// unadonna //
“Sei pronta, amore? Dai, che è una bellissima giornata, perfetta per andare al lago!”. “Quasi, dammi cinque minuti e arrivo!”.
Sono quasi pronta, sì. Intanto, è da febbraio che faccio gli esercizi per gli addominali e i glutei, come consiglia il settimanale “Donna perfetta”. Mica lo compro, in realtà, ma la copertina mi ammicca dall’edicola ogni volta che ci passo davanti. Poi, non mangio più carboidrati, come c’era scritto in quel banner che mi è apparso mentre facevo una ricerca di lavoro in internet, con la scritta in stampatello “VUOI TORNARE IN FORMA?”, e che si è aperto nonostante i miei tentativi di cancellarlo - perché in fondo ero già abbastanza in forma, secondo me. Fino a quel momento.
“Sei pronta?” “Sì, ancora un attimo… Ma a te non si aprono mai i banner su facebook?” “In che senso?” “Quelli che ti dicono di dimagrire!” “No, a me si aprono quelli per i viaggi o per vincere l’iphone!”. E perché a me sì, invece? Comunque, io i carboidrati non li ho mangiati, a parte qualche biscotto la sera, giusto per andare a dormire coi sensi di colpa, e forse è per quelli che il costume mi sembra un po’ stretto, ma d’altronde è un costume fuori moda, perché quest’anno, ho letto sulla copertina di “Moda donna”, mensile esposto in venti copie dal mio edicolante, vanno i bikini con i fiocchi, e il mio non li ha.
“Caro, ma tu ti sei comprato un costume nuovo?” “Ma va’, è sempre quello che ho preso in svendita nel ’96!”. Ah, giusto: gliel’avevo comprato io. Beh, però il mio segna i fianchi e un po’ la pancetta e… “Tesoro, ma il tuo non ti è diventato stretto in tutti questi anni?” “Un po’, ma… omo de panza, omo de sostanza! Ah ah ah! Sei pronta?” “Un attimo…” .
Un attimo che devo controllare se mi sono ben depilata, perché mi sembra che qui all’inguine spunti qualche peletto… cavoli , lo sapevo che dovevo andare dall’estetista, ma non avevo mai il tempo di prendere un appuntamento! Eppure, mezza città era tappezzata da cartelloni che me lo ricordavano. E ora… guarda lì, che orrore! Dai, prendo il rasoio (“Amore, due minuti!”), così mentre mi rado con una gamba in terra e l’altra appoggiata al bidet posso fare gli ultimi esercizi per le cosce. E poi posso guardarmi allo specchio e… cavoli, che naso! Forse una leggera rinoplastica non sarebbe male. In fondo, anche sul quotidiano dicevano che la chirurgia plastica è sdoganata e noi donne non dobbiamo più averne paura, perché ci aiuta a vivere meglio e forse anch’io potrei… dovrei…
“Amore… sono le 11! Sono pronto da due ore!” “Sono prontissima, arrivo!”. Ok, i capelli li tiro su così, metto la camicia, la gonna lunga - ché non si vedano le gambe… e mi porto il pareo, così poi, rapidissimamente, “tolgo gonna-metto pareo” e nessuno mi vede la cellulite. Perché anche quest’anno la crema miracolosa da millemila euro non ha funzionato.
E ho il sospetto che pure la dieta antistress di “Magra e bella”, quindicinale che mi ha consigliato la mia amica, non stia facendo il suo dovere: non mi trovo né magra né bella, ma soprattutto mi sento LIEVEMENTE stressata. Eppure, faccio tanta attività fisica! Bevo centrifughe di sedano, prezzemolo e mango belga, come consigliavano in quel video che mi si è aperto leggendo l’articolo sulla situazione geopolitica internazionale! E l’acqua tiepida al mattino a digiuno, come suggerito nella spam della casella di posta! Cos’ho dimenticato? Noooooo…. che scema, ecco cosa!!! Non ho preparato la pelle con gli autoabbronzanti, come ho letto in quella rivista per mamme! E ora arriverò in spiaggia tutta pallida e smunta e…
“Amore, io vado!” “No, no, eccomi ci sono!” “Era ora! Ma cosa ci fai, coperta da capo a piedi?” “Ehm… io…” “Vabbé, lascia stare. Comunque hai visto come mi stanno ancora i bermuda dell’anno dei mondiali? Quelli del 2006, eh? Modestamente, anche con le maniglie dell’amore faccio sempre la mia porca figura!”. Le maniglie dell’amore? Oh no, aspetta che tiro un po’ più giù la maglietta…

Speak

Bauch vor Kopf

// Sabina Drescher //
Johanna Fischer hat sich in jungen Jahren als Ernährungscoach in die Selbstständigkeit gewagt – eine Entscheidung, die sie nie bereut hat. Was ist ihr Erfolgsgeheimnis?
Johanna Fischer © Athesia / Tappeiner
Wer Johanna Fischer zum ersten Mal sieht, wird kaum auf die Idee kommen, dass sie lange Zeit weder Obst noch Gemüse essen wollte. Fischer ist das, was man allgemein als fit bezeichnen würde – und als in sich ruhend. Ihre positive Art ist ansteckend. Doch das war nicht immer so.
Als Kind hatte Johanna Fischer mit gesundem Essen wenig am Hut. Als in der Mittelschule der Bewegungsdrang nachließ, die Ernährung aber unausgewogen blieb, kamen die Pfunde. „Ich dachte, ich müsste abnehmen, um in einem zweiten Schritt Selbstbewusstsein aufbauen zu können“, erinnert Fischer sich.
Tatsächlich erreichte die Partschinserin ihr Ziel. „Aber es änderte sich nichts“, schmunzelt sie heute. „Ich habe festgestellt, dass die Kilos auf der Waage unwichtig sind und ich mit mir selbst ins Reine kommen muss.“ Etwa zur selben Zeit wurde Sport in ihrem Leben immer wichtiger, entsprechend änderte sich die Einstellung zur Ernährung erneut – hin zu einem funktionalen Ansatz.
Auch Fischers beruflichen Werdegang prägten die Themen Körper und Geist. Nach dem Studium der Ernährungswissenschaften in Wien und mehreren Zusatzausbildungen absolvierte sie Praktika in Krankenhäusern und Reha-Zentren. „Diese Arbeit war aber leider sehr unbefriedigend“, stellt die junge Frau rückblickend fest. „Ich hatte kaum Zeit für die Menschen und dadurch das Gefühl, rein gar nichts zu bewirken.“
Weil es die Stelle, die sie sich stattdessen vorstellte, so nicht gab, beschloss Fischer kurzerhand, als Ernährungs- und Mentalcoach selbstständig zu werden. „Ich war wohl auch etwas naiv und dachte: Wieso nicht? Wenn ich gewusst hätte, was da alles dazugehört, hätte ich mich wahrscheinlich nicht getraut“, lacht sie.
Ihre Eltern, die ein Tiefbauunternehmen führen, unterstützten sie von Anfang an, stellten ihr Räumlichkeiten zur Verfügung, teilten ihr unternehmerisches Know-how. Hinter ihr stand zudem das Team von ProActive Südtirol. „Ein Netzwerk zu haben, ist extrem wichtig, das würde ich jeder jungen Unternehmerin ans Herz legen“, sagt Fischer. „Gerade wir Frauen sollten uns gegenseitig mehr unterstützen, zu oft gibt es gegenseitige Missgunst. Wenn wir stärker an einem Strang ziehen, kommen wir viel weiter.“ Und sie gibt einen weiteren Tipp: „Traut euch, statt euch selbst zu unterschätzen!“.
Seit sie mit Selbstbewusstsein auftrete, habe sich auch das Verhalten anderer ihr gegenüber geändert. Wichtig sei dabei, keine Angst vor Fehlern zu haben. Fischer führt seit mehreren Jahren ein Erfolgstagebuch, in das sie an vielen Tagen hineinschreibt, was eben nicht so rund gelaufen ist. „Es mag abgedroschen klingen, doch in den vergangenen Jahren haben mich meine Fehler weitergebracht als alles andere.“
Wie weit, davon zeugt unter anderem Fischers jüngstes Erfolgserlebnis, das Erscheinen ihres ersten Buchs Folge deinem Bauchgefühl. „Es soll Menschen dabei unterstützen zu lernen, wie man spüren kann, was der eigene Körper wirklich benötigt“, erklärt Fischer. Auch sie selbst möchte weiter ihrem Bauchgefühl folgen, denn dieses habe sie bisher immer am besten beraten. „Ich weiß zwar noch nicht genau, wo es mich hinführt, aber ich bin mir sicher, dass es gut wird."