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Donne e persone LGBTQIA+ in lotta contro il dittatore bielorusso
// Sarah Trevisiol //
Maria Kolesnikova in lotta contro oppressione bielorussa. © AFP
Il presidente Alexander Lukashenko è in carica dal 1994 e con ciò è la persona che in Europa è al potere da più anni. Per decenni ha incarnato la figura paterna, il protettore della nazione, trovando inizialmente sostegno anche da parte di alcune donne, alle quali garantiva aiuti statali, indennità parentali, congedi di maternità e posti per l'asilo, dipingendole come i veri pilastri delle famiglie socialiste. Dopo le ultime contestate elezioni presidenziali, donne e persone LGBTQIA+ di tutto il paese però hanno deciso di non voler più stare al loro posto, iniziando a marciare unite contro un regime autoritario, patriarcale e nazionalista, che non lascia spazio a diversità e libertà di espressione. Molte sono state incarcerate e torturate, alcune sono riuscite a fuggire all’estero, come per esempio una delle organizzatrici principali Maria Kolesnikova, appena premiata con il rinomato premio -Václav Havel- per i diritti umani.
LGBTQIA+ = abbreviazione internazionale per indicare la comunità di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali e altri.