Club per soli uomini

Ragazza tredicenne si finge maschio per entrare in una boy band

// Bettina Conci //
L’aspirante rock star Fu Jiayuan ha mentito perché “giovane e ignorante”, così dichiarò in un’intervista alla BBC. © Twitter


La teenager cinese Fu Jiayuan (13) ha partecipato alle audizioni online imposte dalla pandemia ed è stata ammessa in una boy band. Una volta scoperta, è stata subito cacciata, ma i fan sembrano di averla perdonata e la considerano addirittura una moderna Mulan.
Grazie al sistema di audizioni online dovuto alle precauzioni imposte dalla pandemia di Covid, la teenager cinese Fu Jiayuan è riuscita a essere ammessa nel programma di addestramento per boy band, spacciandosi per un ragazzo. L’azienda YGN Youth Club si rivolge ad aspiranti popstar, e il richiamo si rivolge esclusivamente ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni. Una volta scoperto l’inganno, Fu Jiayuan si è scusata pubblicamente, promettendo di non ripetere l’azione e addirittura di non provare più a entrare nel mondo dello spettacolo o presentandosi sui social. Una reazione forse un tantino affrettata, perché i fan hanno reagito con entusiasmo, criticando piuttosto l’agenzia perché trae profitto dai bambini e comunque esclude metà delle persone con talento.

Sei servita – das Bild der Frau in der Werbung

Preis für absurdes Gendermarketing

// Sarah Trevisiol //
© Firma Hergo
Männer haben „die Macht” und Frauen bekommen „Hüftgold”, zumindest laut diesen Sofakissen. Die Firma Hergo erhielt dafür den Preis „Der Goldene Zaunpfahl“, welcher die Strategien des Gendermarketings sichtbar macht und unterschätzte Auswirkungen von Werbung offenbart.
Produkte, Farben, Interessen, Verhaltensweisen und Eigenschaften müssen nicht streng nach Geschlecht getrennt werden. Vielmehr sollte Werbung Debatten anstoßen, Vielfalt und Identitätsfreiheit ankurbeln, sowie Rollenbilder kippen. Deshalb, so behaupten die Ideator*innen des Preises, sei es leider weiterhin notwendig, negative Beispiele aufzuzeigen, denn genauso wenig wie Rassismus sich nicht in Luft auflöse, wenn man „Farben” ignoriert, passiere dasselbe mit Sexismus. Der Goldene Zaunpfahl will das Problem benennen, Aufmerksamkeit erregen und Alternativen suchen, in der Hoffnung, dass es schon bald nicht mehr solche Negativpreise braucht und die Werbebranche endlich gesellschaftliche Verantwortung übernimmt.