Vorworte

Arno Kompatscher, Landeshauptmann

As long as diversity is not state of the the heart, I will be a feminist. Diese Aussage aus dem „Projekt über den Mythos der erreichten Gleichberechtigung“ von Katharina Cibulka spricht mich an. Ich selbst habe einmal gesagt, solange Feminist sein zu wollen, bis Chancengleichheit zwischen den Geschlechtern herrscht. Mir wurde prophezeit, das nicht zu erleben. Mi prendo quindi la libertà di dire che almeno in Alto Adige e in Europa dovremmo poter vivere in un’era di pari opportunità. A molte donne, oggigiorno, mancano la necessaria consapevolezza e la necessaria forza per prendersi il loro proprio all’interno della società, una società in cui si trovano a dover sovvertire radicate logiche e strutture patriarcali. Le podëi dl’usanza atoca tres indô dassënn situaziuns de vita y porsones desvalies. Massa tröc ëi é ausá da lascé baié i pügns, canche ai n’á nia plü argomënc. Noch immer müssen viele Frauen Gewalt in die Augen blicken. Dieses Übel gilt es zu überwinden. Gewalt geht uns alle an und ist keine Privatsache. Sprechen wir Gewalt offen an und treten wir ihr entgegen für ein Zeitalter der Freiheit, Gleichheit und Geschwisterlichkeit.

Vorworte

Donatella Califano, Vicepresidente

La libertà nella nostra società viene definita come un diritto naturale, tuttavia l’esercizio dei diritti di libertà per le donne non è ancora pienamente garantito. Nonostante gli importanti traguardi raggiunti, nel nostro contesto sociale è ancora molto presente un’impronta patriarcale. Le donne, orientate da convenzioni sociali e da un’educazione oggi ancora influenzata da una cultura di dominazione maschile, sono spesso fortemente condizionate dalla cosiddetta “aspettativa sociale di genere” e in molti casi ne sono purtroppo poco consapevoli. La libertà in ogni sua forma, fisica, psicologica, economica (…) è condizione indispensabile per una piena emancipazione. E proprio emancipazione, autonomia e consapevolezza sono l’antidoto a violenza e discriminazioni. Non è infatti un caso che il sussidio previsto dallo Stato per sostenere le donne vittime di violenza, in condizioni di vulnerabilità o di povertà si chiami “reddito di libertà”. In occasione della ricorrenza del 25 novembre chiediamo alla Provincia un’analoga misura di sostegno alla libertà delle donne.